Segnaliamo volentieri la persentazione del romanzo “Meglio dirselo”
di Daria Colombo , che avra’ luogo Sabato 8 Maggio alle ore 17.00 presso la
Società Letteraria di Verona Sala Montanari P.zz.tta Scalette Rubiani, 1, Verona
L’autrice, giornalista ed art director nata e cresciuta a Verona, ne discuterà con il giornalista di Rai Beppe Muraro e con l’imprenditrice Marina Salomon.
Introdurrà l’iniziativa il manager Mimmo Colombo. Coordinerà l’evento il Presidente della Società Letteraria Daniela Brunelli. Sandra Ceriani leggerà alcuni brani del libro. L’autrice converserà inoltre con il pubblico.
L’ incontro è effettuato in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Verona
-Cosa ci impedisce di dire quello che proviamo? E se parlare fosse il primo passo per smettere di combattere da soli la durezza della vita?
Lara se n’è andata da casa e dalla sua città a vent’anni, dopo il Sessantotto, nell’epoca delle grandi ribellioni e dei grandi ideali, per sottrarsi alla rigidità di una famiglia dalla quale non si sentiva amata. Ma a distanza di oltre trent’anni i conti non tornano. Non sono questi due ragazzi viziati incollati al computer i figli che avrebbe voluto, il rapporto con il marito è in crisi, il lavoro non va, tutto ciò per cui ha lottato le pare un fallimento, e il mondo non è per niente migliore. Ma proprio nell’età dei bilanci la degenerazione della malattia della madre aggredita dall’Alzheimer, e l’impossibilità del marito ad affrontare la situazione da solo, la costringono a tornare sempre più spesso dai genitori, a Parma. Il suo ruolo di figlia è cambiato e, attraverso l’intenso rapporto con il padre, cambieranno anche molti dei suoi punti di vista.
Nel suo primo romanzo, Daria Colombo parla, con leggerezza e profondità, della famiglia e della vita che è comunque condizionata dall’infanzia, dei sentimenti che nutrono e soffocano, dell’energia segreta che le donne riescono sempre a trovare in se stesse. Giocando abilmente su vari piani temporali, l’autrice racconta forme diverse che l’amore assume; l’amore che si modifica nel tempo, attraversa tutte le generazioni e spesso non si fa capire. Meglio dirselo.-
Daria Colombo nasce nel 1955 a Verona e si laurea in lettere moderne a Padova, specializzandosi in storia del teatro. Tra il 1975 e il 1980 cinema, televisione e teatro, sono tra le sue iniziali esperienze (collaborazioni con Vancini, Festa Campanile, Celentano, Placido ed altri).
Contemporaneamente studia architettura d’interni e scenografia e inizia la professione di art director che le farà incontrare nel 1981 il marito, il cantautore Roberto Vecchioni, con il quale stabilirà un rapporto sentimentale e professionale che dura da quasi trent’anni. Con lui avrà tre figli.
Questo non le impedirà di continuare a collaborare per una decina d’anni come freelance, sempre in qualità di art director, con importanti case discografiche e artisti italiani. Realizzerà anche eventi prestigiosi (il Festival del Jazz per il Comune di Milano) e significativi convegni culturali (“Rapporto fra Canzone e Poesia”, sempre a Milano).
Nel 1999, dopo varie esperienze giornalistiche, diventa pubblicista. Collabora con quotidiani (Corriere della Sera e Unità’) e con la RAI. Con tale struttura parteciperà alla realizzazione di vari programmi (tra gli altri “I Grandi processi” con Sandro Curzi e Franca Leosini -1996- di cui è coautrice per RAI 1 e lo speciale “68 e dintorni”-1998- per RAI 3, di cui è autrice unica). E’ anche intervistatrice e coautrice del format in dieci puntate “Racconti di vita“ in onda su RAI 2.
Nel 2000 è coautrice della trasmissione “Lezioni d’Autore” per l’università telematica di Nettuno e inizia un ciclo d’interviste, distribuito dalla RAI, che durerà vari anni e che la porterà ad incontrare i più grandi esponenti della cultura italiana (Tadini, Cerami, Bocca, Maraini, Olmi, Merini, Giorello, Aulenti e molti altri).
Nel 2001 è ideatrice con alcuni amici del “Movimento dei Girotondi” e ne diviene uno dei volti più noti a livello nazionale. E’ impegnata in varie iniziative di solidarietà (in particolar modo in Kenia a favore dei bambini di strada) pur continuando ad affiancare professionalmente il marito nell’attività di quest’ultimo.
“Meglio dirselo” (Rizzoli, aprile 2010) è il suo primo romanzo.