Venerdi 25 settembre alle ore 18.30 presentazione del libro “Diario di viaggio in Medio Oriente” di Andrea Silvestroni all’interno della rassegna “impronte 2.0 – scatti, appunti e suoni di viaggio” allestita nella cornice dell’ex macello di Verona – Sala Birolli – dal 18 al 27 settembre, via Ponte Aleardo Aleardi 11 o Via Macello 17, Verona;
Esposizione dedicata al viaggio, illustrato attraverso gli scatti di 20 autori emergenti e professionisti della fotografia veronese e non solo. Una mostra-evento con numerosi appuntamenti culturali tra conferenze, presentazioni di libri, video, musica dal vivo e danza.
La presentazione del libro sarà accompagnata dalla proiezione di immagini e video.
Andrea Silvestroni e il Medio Oriente fuori dagli schemi
Un viaggio fuori dagli schemi turistici, a stretto contatto con chi, quelle terre, le abita. Era il 1997 quando Andrea Silvestroni, allora studente universitario, fece un viaggio tra Siria e Terra Santa, ospitato da un ragazzo in Giordania. L’ennesima crisi tra Israele e Palestina lo costringe ad una deviazione, dandogli modo di scoprire un medio oriente difficile da vedere per un turista “normale”.
Diciassette anni dopo, quell’esperienza è stata raccontata nel libro: “Al ritorno da questa esperienza che mi ha profondamente cambiato – un viaggio dalle circostanze eccezionali – ho voluto riscriverne le emozioni, per evitare si perdessero in sbiaditi ricordi.”
Diario, ovvero la narrazione di un viaggio tra Giordania e Israele, terre magiche e contraddittorie, da oltre 2000 anni crocevia della Storia. Clou del suo pellegrinaggio in solitaria attraverso pietre, luoghi ed incontri e lontano dalle folle penitenti, sono Petra e Gerusalemme, luoghi magici che suscitano emozioni ad ogni angolo, alla ricerca di tesori archeologici e naturali, ma anche alla ricerca di risposte alle domande dello spirito.
Un viaggio dalla meta non lontanissima eppur sempre affascinante come il Medio Oriente – ora straziato da guerre e violenze indicibili, magari anche in nome della libertà e della religione. Un viaggio in una terra e in una città contesa da tre religioni; la “tre volte santa” dalle pietre impregnate da millenni di preghiere, lacrime e sangue…
Attraverso il racconto il libro vuole offrire al lettore uno sguardo sulla bellezza di luoghi affascinanti, seguendo un itinerario che dalla Giordania – percorsa dal confine nord con la Siria fino a Aqaba sul Mar Rosso – raggiunge Israele, lungo piste che incrociano fortezze nel deserto, caravanserragli, rovine archeologiche, chiese, moschee e sinagoghe. Ma intende anche sostenere la promozione della conoscenza tra popoli e culture diverse, soprattutto in epoche come quella attuale che reclamano l’impellente necessità di costruire rapporti e scambi tra gli uomini, nella speranza che le differenze possano diventare occasione di incontro e non motivo di divisione.
L’esperienza del viaggio – antica metafora della vita – vissuto attraverso lo sguardo non solo di visitatori stranieri di luoghi, ma anche di persone, raccontando incontri, relazioni e scambi culturali. Un diario di viaggio scritto da chi – occidentale – guarda paesi, culture completamente diversi dalle proprie, con stupore, ma anche con la convinzione che la diversità può essere ricchezza.
Menzione di Merito alla 12° edizione del Premio Letterario “Insieme nel Mondo” 2014