La contrapposizione tra sciiti e sunniti per l’egemonia religiosa, politica, economica e ideologica nella regione mediorientale è stato il tema affrontato lo scorso 12 gennaio con il contributo della giornalista e scrittrice Giuliana Sgrena nell’ ambito dei “Martedi del mondo ” organizzati da Fondazione Nigrizia,
La questione è del tutto attuale, visto lo scontro che si sta consumando tra Arabia Saudita (a maggioranza sunnita) e Iran (a maggioranza sciita), dopo che il regime di Riad ha condannato a morte dei religiosi sciiti: un messaggio rivolto non solo a Teheran ma anche agli Stati Uniti.
E proprio in Siria si concentra e si sviluppa il conflitto tra il fronte guidato dall’Arabia Saudita e quello guidato dall’Iran. Un fronte che si è ulteriormente allargato con l’intervento della Russia. La Siria è anche il teatro principale della guerra contro i terroristi del Gruppo Stato islamico (Is). Guerra che si sovrappone, non senza ambiguità, a quella contro il presidente siriano Assad.
Il 4 febbraio 2005, mentre si trovava a Baghdad (Iraq) per il Manifesto, Giuliana Sgrena venne rapita dall’Organizzazione del jihad islamico e liberata il 4 marzo dai servizi segreti militari italiani. Nel corso dell’operazione perse la vita Nicola Calipari, dirigente del Sismi; Giuliana Sgrena rimase ferita insieme a un agente.
Per chi avesse perso l’ opportunità di essere presente o volesse riascoltare quanto dibattutto da Giuliana Sgrena asseieme ad Efrem Tresoldi di Nigrizia, ecco il link dell’ incontro :https://www.youtube.com/watch?v=yu81pAVqOX8&feature=youtu.be