Segnaliamo volentieri la prossima serata de “I martedi del mondo”:
Quando si pensa al fenomeno migratorio la mente corre all’Africa. Nella percezione comune è il continente africano a detenere il record della mobilità di uomini e donne protagonisti della migrazione odierna. Percezione sbagliata: dei 244 milioni di migranti presenti al mondo nel 2015, il 43% è nato in Asia, il 25% in Europa e solo il 14% proviene dall’Africa. Se poi si scende nei particolari si sfata un altro luogo comune: la maggior parte dei migranti africani non ha come destinazione l’Europa o l’Occidente.
I dati dell’Undesa (Dipartimento per gli affari economici e sociali del segretariato delle Nazioni Unite) raccontano un’altra storia: il 52% dei migranti africani si muove all’interno dei confini continentali. Se la migrazione in Africa riguarda circa 34 milioni di persone (ovvero il 2,8% della popolazione), in 18 milioni decidono di spostarsi senza però abbandonare il proprio continente.
A questo dato se ne aggiunge un altro: l’Africa ospita il 29% della popolazione rifugiata mondiale. Si tratta di sfollati interni o rifugiati che scappano da conflitti e violenze. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), questi compongono il 4,1% della popolazione africana e hanno come principali destinazioni l’Etiopia (738.220 tra rifugiati e richiedenti asilo nel 2015, provenienti da Eritrea, Sudan, Somalia e Sudan del Sud), il Kenya (593.881 rifugiati e richiedenti asilo, soprattutto somali) e il Ciad (474.478 persone coinvolte, in fuga principalmente dalle violenze di Boko Haram).
A raccontare le rotte e le motivazioni che muovono l’Africa migrante all’interno del proprio continente sarà Stephane Jaquemet, delegato dell’Unhcr per il Sud Europa. Jaquemet lavora per l’Unhcr da venticinque anni, da quando, nel1992, ha cominciato la sua carriera come responsabile delle operazioni in Croazia. Ha poi proseguito in Togo prima come responsabile delle operazioni di emergenza e come responsabile dell’ufficio protezione. Dal 1997 al 2002 ha lavorato nella sede centrale dell’Unhcr a Ginevra, dove ha ricoperto importanti incarichi nel dipartimento internazionale di protezione. Nel 2002, in Indonesia, ha svolto la funzione di vice delegato regionale. Nel 2005 è stato nominato per la prima volta delegato dell’Unhcr e da allora ha diretto gli uffici in Libano, Nepal, Burkina Faso e Colombia.
L’incontro, promosso da Fondazione Nigrizia, Centro missionario diocesano, Combonifem e Cestim, fa parte del ciclo I MARTEDI’ DEL MONDO e si terrà, come di consueto, alle ore 20.30 presso la Sala Africa dei missionari comboniani (vicolo Pozzo, 1).
A moderare la serata sarà don Giuseppe Mirandola, direttore dell’ufficio Migrantes e Pastorale degli immigrati. In apertura verrà presentata l’edizione 2017 della Festa dei popoli, che si terrà domenica 28 maggio a Villa Buri (Verona).
Per informazioni:
Fondazione Nigrizia Onlus: 045.8092390/ 045 8092271
Centro Missionario diocesano: 0458033519
Combonifem: 045.8303149
Cestim – Centro studi immigrazione: 045.8011032