Per il  25 mo compleanno  della libreria abbiamo ricevuto tante belle testimonianze di affetto che hanno reso davvero memorabile la serata\ evento organizzata del 15 marzo al Museo Africano. In quella occasione non siamo riusciti a leggerle tutte e quindi ora le riportiamo integralmente, ringraziando tutti coloro che ci danno motivo di continuare ad essere un luogo di (r) esistenza (in)consapevole!
“Se il computer fosse stato inventato secoli fa e i libri fossero l’ultima novità, oggi ci butteremmo tutti sui libri”, dice qualcuno.
Abbiamo bisogno di poche cose: di amici, di maestri, di compagni di vita e di strada. I libri sono tutto questo. “Te li metti in borsa e stanno zitti”, diceva Tiziano; ”li ritiri fuori e ti parlano”. Piccoli e maneggevoli, non dipendono né dalla corrente elettrica né da una batteria carica. Sono autosufficienti, come l’uomo.
Come l’uomo o la donna, ognuno ha una sua faccia e una sua ben riconoscibile personalità. Quello ha le rughe, quell’altro la pelle giovane e liscia; molti sono stati personalizzati da commenti a matita o contrassegnati da “orecchie” che mettono in risalto un pensiero che ha colpito il lettore. Come i cani e i gatti, anche i libri sono il migliore amico dell’uomo.
Trasferire il loro contenuto in blocco in un computer sarebbe per me come incollare insieme tutte le persone che conosco per farne un unico mostro. Come farei poi a separare il singolo dalla massa, a riconoscerlo in mezzo alla folla? In quale modo gli segnalerei che è diventato il mio amico speciale e che per un po’ vorrei tenerlo accanto al mio letto?
Avrete già capito quanto sono a grata a chi, come la Libreria Gulliver di Verona, da 25 anni si prende cura dei libri, li fa vivere in una bella atmosfera e nella compagnia che a loro piace di più: l’uno accanto all’altro, facili da riconoscere, facili da consultare.
MILLE AUGURI allora a questa bella Libreria! E che i libri possano passare tutti assieme, qui dentro, anche i prossimi venticinque anni.
Angela Terzani
Accidenti, un pensiero per una libreria. Non so, di pensieri miei non credo ce ne sia bisogno. Posso regalare a te e ai tuoi lettori il motto che vorrei mettere in testa proprio al mio manuale-antologia, perché trasmette un’idea di serietà e impegno, quelli che mi pare manchino spesso nelle cose italiane. Diciamo che lo dedico alla tua libreria.
Anni fa Roberto Gervaso intervistò il tennista Bjorn Borg:
Gervaso: «La impegna di più un set con Lendl o un set con McEnroe?».
Borg: «Mi impegna tutto, anche un set con mio nonno».
A me piace molto. La cito sempre a lezione, e te la giro con molti auguri.
Claudio Giunta
I miei più sinceri complimenti e auguri per un traguardo così importante e significativo della tua libreria, sicuramente una libreria di nicchia nel suo genere, ma soprattutto una delle – ahimè – pochissime che ancora, oltre a vendere libri, offrono uno scambio umano con il libraio – e un libraio davvero competente …e simpatico!!!
Andrea Silvestroni
Sono approdato alla libreria Gulliver diversi anni fa, e da allora, nella terra di Salgari dove si produce il vino preferito di Hemingway, ho ricevuto soddisfazioni memorabili e affetto sincero. Grazie a quel primo incontro, a Verona ci sarei tornato tante volte, sempre con il piacere di rivedere amici e lettori (o forse più lettrici) di grande generosità e simpatia, con i quali ho immancabilmente constatato che Hemingway aveva ragione: il Valpolicella non teme confronti!
25 anni di resistenza culturale in un paese che legge troppo poco e spesso male, contro venti e maree navigando di bolina con le pagine dei libri come vele spiegate, nozze d’argento della libreria Gulliver con la sua città, e con un mondo di viandanti lettori, che approdano tra quegli scaffali nel cuore di Verona, gettano gli ormeggi per pochi minuti o qualche ora, e se ne vanno sapendo di tornarci. Perché la libreria di Luigi è un porto di avventure narrate, un’insenatura di idee e passioni, un’oasi di pensieri e parole indispensabili per continuare a camminare in avanti.
Buon compleanno, Gulliver Travel Books!
Pino Cacucci
Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto – diceva Jorge Louis Borges – io sono orgoglioso di quelle che ho letto.
Mi piace da matti, questa frase, però mi verrebbe da declinarla in altro modo: che altri si vantino dei viaggi che hanno fatto, io sono orgoglioso dei viaggi che ho compiuto leggendo.
Insomma, sono anch’io un viaggiatore, assai di più di quanto testimoni la contabilità dei miei cammini e delle mie pedalate in giro per il mondo.
Ho molto viaggiato grazie ai libri, rigorosamente di carta, rigorosamente acquistati in libreria. Ogni libro un confine varcato: e ce n’è bisogno in questa epoca di muri. Ogni scaffale, ogni dorso, ogni volume sfiorato o sfogliato una possibilità di partenza. Ogni copertina, che di sorpresa ha catturato la mia attenzione, un biglietto last-minute: destinazione non messa in conto, ma perché no?
Diceva Stevenson che non c’è niente di meglio di una mappa per alimentare i sogni. Funziona molto bene anche una libreria. Anzi, per quanto mi riguarda, la libreria è un ottimo tappeto volante.
E poi c’è un’altra cosa. Nel suo Viaggio in Italia il grande Goethe entrò un giorno in una libreria. Chiese dei libri su Palladio. La gente dentro – perfetti sconosciuti – comincio’ a conversare piacevolmente con lui. Incredibile: si può imparare qualcosa non solo sui libri, ma anche attraverso le persone che amano i libri. Si può cominciare un viaggio anche scambiando due parole con un libraio o incrociando lo sguardo di un altro lettore.
Da quel giorno di Goethe sono passati più di due secoli e – malgrado tutto – niente è cambiato.
Abito lontano dalla Libreria Gulliver ma lì so di avere un tappeto volante a disposizione. Una piazza, un aeroporto, una stazione. Uno straordinario ventaglio di possibilità che se non io, molti altri sapranno cogliere. Ed è un’idea che mi piace enormemente.
Auguri!
Paolo Ciampi
La tua libreria e la tua passione di libraio sono un bellissimo esempio di amore per i libri.
In particolare nel tuo caso un amore che si unisce alla passione per il viaggio, l’avventura e l’esplorazione, passione che condivido come persona e come editore.
Che dire, una libreria perfetta!
Con i migliori auguri per i prossimi 25 anni
Affettuosamente
Cecilia Perucci (Corbaccio )
Nata durante la guerra del Golfo, e’ passata attraverso tempeste del mondo editorial -librario molto peggiori. La Libreria Gulliver di Verona situata in magnifici locali d’epoca e’ ormai un punto di riferimento a livello nazionale per tutti gli appassionati di letteratura di Viaggio, e per me in particolare rappresenta uno snodo cruciale. Senza le iniziative di Luigi Licci probabilmente almeno due opere a me carissime non sarebbero state pubblicate o riproposte, parlo di Fuga sul Kenia di Felice Benuzzi riproposta per le edizioni Corbaccio e di Point Lenana di Wu-Ming1 ( e con un mio modesto contributo) pubblicata da Einaudi . Fu Luigi a coinvolgermi nell’incontro con gli eredi di Benuzzi in una memorabile serata al Museo Africano e da quel contatto e’ nato tutto il resto. Per cui Luigi , facendosi da intermediario, si puo’ dire sia stato ” agente dell’agente”.
Un augurio di cuore
Il Comandante (Roberto Santachiara)
I viaggi di Gulliver l’ho letto da bambino in una edizione Mursia
abregé. Ricordo soprattutto le illustrazioni: Gulliver gigante,
piccolissimo. Forse è proprio il saper guardare il mondo senza
paraocchi o pregiudizi che impariamo frequentando Gulliver Travel Book
e Luigi Licci. È da lì che si comincia a viaggiare.
Ad multos annos!
Alberto Saibene ( Quodlibet\ Hoepli)
VENTICINQUE: età meravigliosa per un essere umano, rispettabilissima per un cane, ma semplicemente stupenda per una libreria. Attività piuttosto malvista da certi governi, e dagli italiani in genere, che le preferiscono gli store di attrezzi luminosi con cui rimbambirsi definitivamente. “Gulliver” fa viaggiare con il sorriso di Luigi Licci, e un’offerta di stordente quantità e qualità. Tutto il mondo in pochi metri quadri, un universo di colori che ti casca addosso e ti travolge, già dalla soglia. Si entra, davvero, in una dimensione Altra. Venticinque anni fa scrivevo solo temi al liceo, e preparavo la maturità, mentre Gulliver emetteva il primo vagito. Adesso anche qualche mia cosetta è su quegli scaffali. E da lì è stata presa da qualche mano, e forse è entrata in qualche cuore. A Luigi Licci, prezioso amico della cultura, l’abbraccio più vero per un viaggio senza confini, se non quelli dei propri occhi.
Antonio Mocciola
Eh, sì, ci sono librai e librai… E chi scrive libri ne conosce tanti, in tante città in giro per l’Italia, nel corso dei pellegrinaggi per le presentazioni degli stessi.
Sono incontri sempre piacevoli – non ricordo un dissapore o altre cose sgradevoli – e forse succede così perché ho la credenza o se preferite la superstizione che chi si occupa di scrittura, di parole stampate che vogliono creare ponti con la realtà che ci circonda e con quella – più impalpabile- che abbiamo dentro, vede il mondo da un certo angolo, con uno sguardo curioso che cerca sempre il contatto, la scoperta, una riposta o una domanda.
MA tra questa compagine di persone che hanno arricchito la mia vita ce ne sono alcune speciali, più speciali delle altre. Chissà perché succede. Affinità di carattere o forse occasioni per frequentarsi di più e conoscersi meglio, o anche condivisione di interessi, ma anche anche scambi di pezzi di geografia affettiva, di titoli di libri, di racconti personali. Succede di rado che nasca anche confidenza con la famiglia di queste persone. E’ facile capirne il perché perché: lo scrittore-presentatore morde e fugge, deve tornare a casa, spesso ha periodi in cui gli impegni editoriali sono tanti e non può approfondire più di tanto la conoscenza trasformandola in amicizia.
Ma con Luigi Licci e la sua famiglia dalla cordialità della presentazione alla Gulliver è nato qualcosa di più. Ci siamo raccontati pezzi di vita, ci siamo presentati a vicenda opere d’arte e territori, paesaggi e pietanze, mi hanno fatto scoprire un luogo di eccellenza artistica che pochi conoscono (Luigi, spiegalo tu…).
Sì, devo dire che la Gulliver è una libreria speciale e che merita di continuare la sua navigazione liberamente gloriosa, motore immobile di viaggi o avventure sul divano, viaggiando tra le righe degli altri. Quindi a tutti voi, Liccis’family and gineceo, e a voi lettori e ospiti di questo genetliaco un abbraccio e… felice sia il vento e tranquilla sia l’onda!
Emilio Rigatti
Ti mandiamo i nostri migliori auguri per il tuo 25° anniversario. Averne di librai come te!
Siamo molto felici di poter contare sempre suall tua amicizia, collaborazione, esperienza ed entusiasmo.
Un carissimo augurio.. a pedali.. da tutto lo staff Ediciclo Editore!
Vittorio, Lorenza, Sarah, Francesco, Lucia, Vanessa, Lucia
Conoscere Luigi e la libreria Gulliver è stato decisivo per lo sviluppo di diversi nostri progetti. Senza una “galeotta” presentazione de Il sentiero degli dei di Wu Ming 2, non sarebbe partita una catena di eventi decisiva per Point Lenana. Senza la comunità di persone che frequenta e ama la libreria, Cent’anni a Nordest sarebbe stato molto diverso. Anche e soprattutto grazie a Luigi, che è veronese “d’adozione”, Verona è diventata una tappa immancabile dei nostri tour. La piccola “scena” di resistenza culturale che si muove tra la libreria, Il corsaro nero e il mondo della scuola veronese è diventata uno dei punti luminosi che disegnano la costellazione della Wu Ming Foundation. Ringraziamo Luigi per questi anni di passione e sbattimento, e che si vada avanti! Viva la libreria Gulliver!
Wu Ming
Mi spiace di non essere lì con voi a festeggiare Gulliver perché le voglio particolarmente bene. Lì si entra per parlare di un viaggio e si esce con altri viaggi in mente da programmare, fare e raccontare. Lunga vita a Gulliver, Mille auguri a Luigi e a tutti gli autori, i viaggiatori, i lettori, i sognatori – con affetto –
Mirella Tenderini
Le tende nel deserto hanno i lembi di cuoio e stoffa sollevati da tutti i lati…
così a Verona è Gulliver, aperta a tutti i punti cardinali,
tutte le regioni accolte,
tutti gli ospiti ospitati…
Un abbraccio e un augurio grande
Giulia Valerio & MetisAfrica
In una biblioteca, diceva Shiyali Ramamrita Ranganathan, il primo e più grande biblioteconomo, indiano del Tamil Nadu, i libri devono essere ben visibili e alla portata di tutti. Niente altezze irraggiungibili, niente doppi fondi, nessun ostacolo. Perché quando cerchiamo un libro ne troviamo un altro. E spesso è l’altro quello destinato a cambiarci davvero e a portarci lontano. “A ogni libro il suo lettore. A ogni lettore il suo libro”. Un incontro per viaggiare, visto che con i libri si viaggia sempre, che il viaggio sia fisico o spirituale. I libri ci indicano una strada e nessuna strada è migliore di quella lunga, tortuosa e inaspettata, che troviamo perdendoci, inseguendone un’altra.
A volte di tutto questo ci rendiamo conto in maniera esemplare. Per esempio entrando in una libreria che è una biblioteca, un luogo in cui tutto è a portata di mano, visibile eppure paradossalmente nascosto, una libreria biblioteca in cui cercando un libro ne troviamo un altro. Se poi si tratta di una libreria in cui i volumi sono tutti rigorosamente dedicati al viaggio e tutti rigorosamente scelti per viaggiare su strade lunghe inseguendo mete che è meglio tardare a raggiungere, perché quello che conta è la strada stessa e tutto quello che abbiamo fatto per percorrerla, allora la felicità è totale.
Ranganathan sarebbe felice di vagare per qualche ora nella libreria-biblioteca che Luigi Licci ha messo su venticinque anni fa a Verona. Si perderebbe anche lui, nei pochi e infiniti metri quadri intitolati a un gigante minuscolo e per questo ancora più grande come Gulliver, allungando senza fine la sua via lungo quella “strada più lunga” che Platone reputava necessaria alla vera filosofia, il viaggio eterno di chi non smette mai di inseguire la conoscenza.
Matteo Nucci
Il lavoro di un editore non può esimersi dalle attente indicazioni del suo principale collaboratore: il libraio.E In Gulliver e in Luigi, Edt ha sempre trovato un collaboratore prezioso e preciso. Auguri da parte di tutta la casa Editrice per questi 25 anni e molti altri a venire.

Lorenzo Pompei ( EDT )