Venerdi’ 18 novembre alle 20,45 a Marano ( per la precisione  nella sala Polifunzionale di  Via Appenheim in Valgatara )  Alessandro Vanoli inaugura la serie di incontri di Letteratura di Viaggio 2022\ 23 organizzati dalla  Libera Università della Valpolicella in collaborazione con la nostra libreria .

Storico, scrittore e divulgatore, Alessandro è esperto di storia mediterranea. Ha insegnato all’ Università di Bologna e per un breve periodo all’Università Statale di Milano, occupandosi di storia del Mediterraneo e della presenza islamica in Spagna e Sicilia. Da anni si occupa anche di comunicazione e divulgazione con progetti teatrali e attività didattiche legate alla conoscenza del mondo islamico e alla promozione della storia come parte irrinunciabile del rapporto tra culture differenti. Collabora con la RAI e con il “Corriere della Sera”.

Ama raccontare la bellezza della storia e l’importanza della diversità attraverso i libri, con il teatro, alla radio, in uno schermo. Grande conoscitore del Mediterraneo, dei suoi saperi e dei suoi sapori, della medicina araba, del rapporto tra mondo cristiano e musulmano, ha pubblicato numerosi libri, che fanno viaggiare con la mente e con il cuore.

A Marano la serata sarà incentrata su “Strade perdute”( Feltrinelli 2019) omaggio indiretto al Comune della spelndida “Villa di Minerva” .

Come dev’essere stato profondo il silenzio del mare nel Quinto secolo a.C., al largo delle coste di Atene. E chissà com’era intenso il profumo di spezie appena sbarcati alle foci del fiume Narmada, nell’India nord-occidentale, quando queste erano le propaggini più esotiche dell’Impero romano. E quanto grande doveva sembrare il mondo agli occhi di un mercante appena arrivato alla Grande muraglia dopo aver affrontato la Via della seta nel Nono secolo. Per non parlare dell’eccitazione della velocità di chi per la prima volta a Krasnojarsk, in Siberia, nel 1899 salì sulla carrozza della Transiberiana diretta a Mosca. Esistono strade che, a guardarle bene, mostrano un’antichità quasi geologica. Come se fossero nate prima dell’uomo, con la Terra stessa. Vie tracciate dalla natura che l’umanità ha cominciato a percorrere dalla notte dei tempi. Con Alessandro Vanoli diventiamo pellegrini del nostro passato, attraversiamo sentieri, deserti e mari e, in un viaggio pieno di meraviglia, scopriamo la rete millenaria che per terra e per mare ha unito regioni distanti e talvolta interi continenti. Facciamo esperienza delle nostre radici, trovandole lontanissimo.
Forse è così che per migliaia di anni abbiamo visto il mondo e forse è così che dovremmo ricominciare a vederlo, oltre ogni confine e barriera. Possiamo rimetterci in cammino, come è stato per secoli e millenni. “Si può guardare alla nostra storia da infiniti punti di vista, ma c’è una caratteristica che ci appartiene da sempre: siamo esseri in movimento. Ogni nostro cambiamento, ogni nostra scoperta, ogni nostra crisi è legata a uno spostamento.” Allora per scoprire chi siamo non resta che metterci in viaggio.

Il Nilo, le rotte del Mediterraneo, la Via della seta, la Route 66: le nostre radici sono fatte di strade. Alcune celebri, molte altre ignote. Per conoscerle basta rimettersi in viaggio.  In fondo, cosa è sempre stato più naturale: chiudersi in casa o esplorare il mondo?

Sarà pero’ anche l’occasione di parlare di “Note che raccontano la storia “, l’ ultimissimo libro di Alessandro edito da Il Mulino, per ricordare che non vi sono infatti solo i pensieri e le azioni umane di cui tener conto per far rivivere la storia, ma anche le forme, i colori, persino gli odori e ovviamente i suoni: non mancate!