Venerdì 22 marzo (ore 20.30), nella Sala Africa della Fondazione Nigrizia di Verona (vicolo Pozzo, 1  con ampio parcheggio gratuito ) abbiamo organizzato un fotoracconto sulla Tuscia, una delle terre piu’ amate dal vostro libraio e che negli ultimi tempi sta registrando un crescente interesse da parte dei nostri aficionados.

Tagliata fuori dalla consueta forbice turistica Roma-Firenze, negli ultimi anni la Tuscia è stata riscoperta in modo naturale e non invasivo da un pubblico consapevole, alla ricerca di piccoli paesi, tradizioni, tranquillità e sana lentezza.

Dal confine toscano alle porta capitoline, la Tuscia si delinea come un territorio molto variegato, scarsamente popolato, ricco di natura e di storia. Ospita al suo interno due laghi vulcanici, un intreccio infinito di fiumi e torrenti. Forre tufacee e calanchi in perenne movimento. Affianca aree etrusche uniche al mondo a castelli e roccaforti medievali. Nasconde nei piccoli paesi e nelle ancor più minuscole frazioni una varietà infinita di ricette gastronomiche. Di vini e vitigni da poco rilanciati. Alterna località marittime a faggete vetuste e a dolci colline.

È sede di passaggio di cammini storici come gli ultimi tratti della Via Francigena e della Via Romea, e di nuovi percorsi come il Tuscia 103, il Cammino dei Tusci, l’Intrepido Larth o l’ormai famosissimo Cammino dei tre villaggi.

A dialogare con il libraio su  questa splendida terra avremo Stefano Mecorio .  un quarantenne frantoiano di terza generazione nonché un giornalista pentito. Nel tempo libero si dedica alla scrittura di guide sentimentali. Ha pubblicato “La mia Francigena” (2018) e “La guida più piccola d’Italia del Cammino più piccolo d’Italia” (2023) per Sette città editore. A settembre pubblicherà invece “Il cammino della Tuscia. Guida ufficiale al 103”, per Ediciclo editore.
Attualmente sta camminando “Il cammino della Sibilla” e “Il cammino tra terra e mare”, sue prossime pubblicazioni tra una stagione di olive e l’altra.